Donne, morale, religione. A due anni dalla caduta di Ben Ali, la Tunisia fa i conti con la sua doppia anima: da un lato laica e occidentalizzata, dall’altro profondamente araba e islamica. Le donne, protagoniste nei giorni della rivolta, rappresentano anche oggi il punto cruciale della transizione: sempre più ragazze indossano il velo, sempre più comportamenti vengono condannati perché “contrari alla morale”. La gente scende in piazza per difendere la laicità dello Stato voluta da Bourguiba e preservata sotto Ben Ali, ma i sostenitori di Ennahda (partito islamico al governo) difendono il proprio operato in nome dell’identità, della libertà individuale e di un ritrovato bisogno di religione dopo anni di laicità forzata.

Organizzato in collaborazione con Associazione Giornalisti Scuola di Perugia