Il workshop è rivolto a giornalisti che vogliono abilitarsi a ricevere materiale da fonti anonime.

Durante il workshop il Centro Studi Hermes sarà a vostra a disposizione per abilitarvi all'uso di un sistema appositamente realizzato che potrà essere usato per prova durante il Festival e per uso professionale in seguito. Tale sistema, per come è concepito, non consente a nessuno di accedere ai documenti, ad eccezione del giornalista selezionato dalla fonte stessa ed il software e le tecnologie su cui esso è costruito mettono il Centro Studi Hermes nell’impossibilità di violare questa promessa.

Il tutto è parte di un esperimento rivolto ai partecipanti del Festival, lungo il quale si terranno due sessioni una in italiano ed una in inglese. Lo scopo è abilitare giornalisti a ricevere materiale da fonti anonime, propriamente dette whistleblower.

Il Whistleblowing è uno degli strumenti più innovativi nel giornalismo d’inchiesta degli ultimi anni. Nel concetto non è nulla di diverso dalla confidenza di una fonte, da sempre esistita tra le risorse del giornalismo, ma il suo uso recente in fusione tra l’attività editoriale ed Internet ha portato alla ribalta il Digital Whistleblowing.

Una fonte, anziché dover stabilire un contatto preferenziale con la giornalista, deve semplicemente venire a conoscenza dell’indirizzo web corrispondente alla casella sicura del giornalista. E qui sta l’innovazione, ogni volta che un giornalista pubblica un articolo d’inchiesta, può stimare che tutte le persone coinvolte, anche alla lontana, leggeranno quell’articolo. Ed è quello il punto in cui le potenziali fonti possono prendere coraggio. Dare la possibilità a queste fonti di comunicare con il giornalista è il modo migliore per stimolare la volontà del whistleblower. È dovere del giornalista, in questo scenario, è garantire alla fonte il meglio della protezione, perché è chiaro da molti indicatori che le comunicazioni digitali sono spesso compromesse.

Il sistema che andremo ad usare è GlobaLeaks. Affinchè meglio stimare il sistema, i giornalisti interessati sono pregati di mandare una mail a projects@logioshermes.org, risponderemo indicando i (semplici) requisiti tecnologici.