La crescente presenza online dei politici e la loro abitudine ad esprimersi su blog e social media si è combinata con un eccesso di attenzione da parte del mondo dell’informazione per quegli stessi ambienti. Ci troviamo di fronte a un nuovo territorio dell’informazione che subisce il fascino di una liaison dangereuse. È così che l’agenda dei media rischia di essere dettata dallo status su Facebook di un politico, che il titolo di una notizia è il virgolettato di un Tweet o che il racconto della politica diventa la riproposizione di immagini postate su Instagram da uno spin doctor: una nuova forma di propaganda fatta di propagazione di contenuti?