Raqqa è una città della Siria settentrionale, situata al confine con la Turchia, ritenuta sede e capitale dello Stato Islamico. L'assenza di giornalisti sul campo, sia nazionali che internazionali, i rapimenti, le crocifissioni, le decapitazioni e la repressione da parte dell'ISIS hanno creato una cortina di silenzio intorno a Raqqa, resa impenetrabile per la stampa estera. Fino a quando un gruppo formato da giovani giornalisti e attivisti siriani ha lanciato la campagna rivoluzionaria di informazione Raqqa is Being Slaughtered Silently (RBSS), con l'obiettivo di pubblicare e distribuire contenuti online in arabo e in inglese per documentare il massacro, ancora in corso, nella città. I membri di RBSS convivono con il costante pericolo di essere scoperti. Tre di loro sono stati assassinati dall'ISIS.

Qui un nostro approfondimento.

Abdalaziz Alhamza e Hussam Eesa, tra i fondatori di RBSS, parteciperanno ad un incontro con Francesca Caferri.

Per ulteriori informazioni su RBSS, l'articolo di David Remnick Telling the Truth about ISIS and Raqqa pubblicato sul New Yorker a novembre 2015.

Il 25 novembre 2015 Abdalaziz Alhamza, in rappresentanza di RBSS, ha ricevuto, a New York, l'International Press Freedom Award istituito dall'organizzazione Committee to Protect Journalists. Qui il video del discorso di accettazione.