Cos’è un reportage fotografico? Cosa significa davvero essere fotoreporter? Come si costruisce da zero il racconto per immagini delle situazioni di crisi? Quali sono gli accorgimenti tecnici necessari per dare il meglio sul campo? Quali i rischi e come proteggersi? E, soprattutto, perché farlo?

Maurizio Faraboni è un fotografo che ha fatto una scelta: abbandonare le passerelle di moda e le campagne pubblicitarie per raggiungere zone di crisi e denunciare la sofferenza degli ultimi, degli emarginati, dei dimenticati, così come gli abusi e le violenze perpetrati ai danni del nostro pianeta. Per lui, essere fotoreporter non è un lavoro, ma una missione che richiede preparazione, pianificazione, metodo, disciplina, oltre che un’etica solida e il rispetto profondo per le persone e le cose che si fotografano.

Durante il workshop, Maurizio Faraboni toccherà diversi temi tra cui:

- come viene strutturato un reportage;

- come passare dal lavoro di ricerca a casa fino allo sviluppo sul campo e alla pubblicazione;

- qual è il ruolo dei “fixer” e perché sono di importanza vitale;

- l’etica professionale.

Nel corso dell’incontro verranno anche  proiettati video e immagini relativi a: Gli occhi della guerra, I migranti, La miniera di Barrick Gold, I braceros haitiani, I ragazzi di Bucarest e I lebbrosari.

Organizzato e sponsorizzato da FujiFilm.

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