Il 2017 ha dimostrato che è in gioco la sicurezza e il benessere delle giornaliste. La morte della freelance Kim Wall è stata un promemoria della vulnerabilità delle donne. La storia è stata ampiamente riportata per i suoi dettagli raccapriccianti, ma anche perché tocca un aspetto fondamentale per le giornaliste: la storia di Wall non solo mostra quanto siano poco protetti i giornalisti freelance, ma anche che le donne sole - anche le professioniste al lavoro - sono ancora vulnerabili agli attacchi. Inoltre, il movimento #metoo ha infranto il muro di silenzio che copriva gli abusi sessuali nelle redazioni e nel campo del giornalismo. Una valanga di accuse di molestie sessuali ha lasciato un marchio indelebile nell'industria dell'informazione.

Da oltre un secolo le giornaliste hanno lavorato senza un ecosistema di sostegno. Hanno bisogno di fare fronte comune, perché i problemi che affrontano non devono essere considerati casi individuali, ma questioni collettive che richiedono collaborazione. Da questa necessità, nel marzo 2017, è sorta la Coalition for Women in Journalism, primo network mondiale di supporto, sostegno e guida per le donne. La CWJ è indipendente, imparziale e si dedica a un unico, vitale interesse: il benessere delle nostre colleghe.

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