Il sequestro o, comunque, la violazione illecita dei sistemi informatici dei giornalisti rischia di tradursi in un'importante intrusione in grado di pregiudicare, oltre che la confidenzialità delle fonti, anche l'intera attività del giornalista.

Nel corso dell'intervento si esamineranno i presupposti e i limiti normativi in tema di perquisizioni e sequestri degli strumenti informatici dei giornalisti. Si delineeranno, in particolare, i rapporti tra la disciplina nazionale - con particolare riferimento al procedimento e ai presupposti del provvedimento di sequestro degli strumenti informatici dei giornalisti -  e le norme della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, con un esame della giurisprudenza più rilevante in materia. Si esamineranno, inoltre, i rimedi giudiziali e le tutele tecnologiche a tutela dell'integrità e della disponibilità degli strumenti informatici. Per questo motivo sarà imprescindibile un richiamo alle misure tecniche e organizzative, di cui al recente regolamento europeo sulla protezione dei dati personali GDPR (Reg. 2016/679), che il giornalista deve impiegare nell'esercizio della sua attività.

Organizzato in collaborazione con il Centro di Ricerca Coordinato in Information Society Law dell’Università degli Studi di Milano.

Foto