L'anno scorso a Perugia, il Committee to Protect Journalists (CPJ) ha condotto un panel interattivo sull'uso della violenza sessuale per mettere a tacere le giornaliste. La discussione ha aiutato ad ampliare la gamma di modi in cui il problema potrebbe manifestarsi e ha informato il CPJ e l'opinione pubblica sui prossimi passi per affrontare il problema.

Ma la violenza sessuale è solo una delle minacce per le giornaliste. Secondo i dati del CPJ, almeno 11 giornaliste sono state uccise per il loro lavoro negli ultimi due anni; il numero di giornaliste dietro le sbarre è aumentato; online, le donne affrontano un livello senza precedenti di molestie e abusi. In molti di questi casi, le molestie online hanno preceduto la violenza fisica.

Il CPJ partirà dall'incontro dello scorso anno e condurrà una discussione focalizzata sulle soluzioni, per affrontare un continuum di violenza contro giornaliste - dalla violenza fisica sul campo alle molestie online. Discuteremo le risorse disponibili e le strategie efficaci per proteggere dalla violenza e dalle minacce sia fisiche che digitali. Il panel riunirà giornaliste che hanno subito una serie di abusi nel corso del proprio lavoro, nonché esperti nella valutazione delle minacce e nella gestione dei rischi.

Complessivamente, il panel si propone di emancipare e rafforzare le giornaliste contro le minacce, che a volte le hanno portate a rivalutare i tipi di storie da coprire o persino ad abbandonare la professione. Il CPJ metterà in evidenza le risorse esistenti per garantire la sicurezza, oltre a valutare collaborativamente nuove idee.

Organizzato in associazione con il Committee to Protect Journalists.

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