Il terrorismo politico è stato una tragica specificità della storia dell’Italia repubblicana, insieme alla presenza pervasiva della criminalità organizzata (mafia, camorra, ‘ndrangheta). Dalla fine degli anni Sessanta del XX secolo, infatti, l’Italia ha conosciuto una stagione di terrorismi di matrice politico-ideologica protrattasi per oltre quindici anni che, per durata, intensità, complessità e numero di vittime, non ha eguali in Europa. Nel nostro Paese si sono intrecciati infatti un terrorismo di estrema destra e uno di estrema sinistra che, per dimensioni e impatto, sono paragonabili soltanto ai terrorismi di matrice etnico-nazionalista, come quello dell’Ira nell’Irlanda del Nord e dell’Eta in Spagna, fenomeni che si radicano però in conflitti antichi e diffusi (del tipo manifestatosi peraltro anche in Italia, in Alto Adige o Südtirol, soprattutto negli anni Sessanta). Il terrorismo, nelle sue varie forme, ha segnato profondamente la nostra società, rappresentando una prova particolarmente ardua per le forze di sicurezza e la magistratura.

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