Virginia Stagni

head of business development The Financial Times

Virginia Stagni è head of business development e talent director per il Financial Times. È la più giovane manager in 133 anni di storia del Financial Times.

Sbarcata al Financial Times nel 2017, il suo ruolo consiste nel ricercare nuove idee di business e opportunità di crescita che riflettono la sostenibilità del modello di business FT, con particolare attenzione su futuri lettori (specialmente donne e under 30) e acquisizione di giovani talenti per l’azienda. È infatti fondatrice e direttrice di FT Talent Challenge, hub che attrae centinaia di giovani studenti e professionisti da tutto il mondo, e dai background più diversi, per costruire il futuro del business editoriale e non solo, nel framework di un contest interattivo e educativo. Da questo progetto, nato nel 2018, sono stati creati nuovi posti di lavoro nonché sono stati assunti più del 30% dei partecipanti all’interno di vari dipartimenti FT.

Stagni è anche FT Advisor per la società di consulenza FT Strategies, da lei cocreata con il dipartimento Data. Ha creato il primo e unico programma di innovazione digitale in lingua italiana per testate italiane - la prima collaborazione tra media italiani e FT. A Settembre 2021 è uscito il suo primo libro Dreamers who do. Intrapreneurship and innovation in the media world (Egea BUP editore) che tratta della sua visione per il futuro dell’informazione e del ruolo degli intrapreneur, ‘imprenditori in azienda’ e dei giovani leaders per grandi corporations.

È parte della lista Forbes under 30 (2021) e Fortune 40 under 40 (2021). Ha vinto il 30 under 30 International News and Media Association (INMA) Award ed è l’Europe Grand Prize Winner 2020. È la prima cittadina italiana ad averlo mai ricevuto. Ora siede nel consiglio di amministrazione di INMA Europe. Fa parte della lista 2021 Women Leaders di Nova e 2021 Leaders of Tomorrow di St. Gallen Symposium e 100 Women of 2020. Ha anche vinto il premio Italia Giovane 2020 come eccellenza italiana nel mondo. Nel 2019 Virginia è entrata nella Digiday Future Leaders list.

È CEO e fondatrice di Good Saints, startup nel settore wellness che produce palosanto, eticamente e sostenibilmente. Ha precedentemente fondato nel 2012 il magazine culturale Revolart (1 milione di lettori mensili, 80 corrispondenti) e la realtà BolognadaSballo, che offre esperienze turistico-culturali con il walkman.

È stata reporter freelancer per La Stampa appena diciottenne. Ha ottenuto un Master in Media and Communications alla London School of Economics e si è laureata in Economia e Management per Arte, Cultura e Comunicazione all'Università Bocconi di Milano (con borse di studio, entrambe).

(Foto: Casadei)

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